La libertà di espressione

— Cos’è la libertà di pensiero ed espressione? Fondamentalmente qualcosa che ognuno di noi da decisamente per scontata, tanto che spesso non ci accorgiamo nemmeno di possederla.

Però potremmo fare uno sforzo.

Proviamo a immaginare un’ipotetica realtà, futura o passata non ha importanza, in cui non esista il diritto di manifestare le proprie idee, ma non per imposizione di un tiranno o simili. Insomma, una realtà nella quale gli uomini non abbiano la possibilità di esprimere ciò che pensano.

Non ci sarebbero poeti e giornalisti, artisti, comici, attori e registi, e molti, moltissimi altri. Perché le poesie sono concentrati di idee e sentimenti del poeta, il giornalismo è rendere manifesta la realtà attraverso un punto di vista, teatro e cinema sono costruiti su storie che, vere o meno che siano, sono raccontate con gli occhi di chi le scrive e inscena.

Non esisterebbero i giornali e i telegiornali, i blog, i forum. Infatti scrivendo un articolo si può provare ad essere imparziali, ma è impossibile, perché è insito nel nostro essere l’avere delle idee, e queste, seppur involontariamente, tendono a fuoriuscire nel momento in cui ci esprimiamo. Ad esempio, da titoli come “tragico incidente” o “sensazionale scoperta” possiamo tranquillamente dedurre cosa pensa colui che scrive. Proprio per questo non esisterebbero i media.

Non esisterebbero nemmeno i mezzi di comunicazione, ma probabilmente nemmeno la comunicazione stessa. Perché come si fa a parlare con qualcuno senza inserire nel discorso le proprie idee? Bisognerebbe non pensare. Ma essendo ciò impossibile, vuol dire che nessuno parlerebbe.

Non ci sarebbe nemmeno la politica se nessuno fosse libero di mettere in campo le proprie opinioni, e nemmeno politici, perché nessuno potrebbe esprimere una preferenza per eleggerli.

E quelle ferventi discussioni che si hanno tra compagni o tra amici, spesso su argomenti banali ma che assumono un’importanza particolare nel momento in cui se ne parla, semplicemente perché permettono un dialogo, uno scontro tra parti opposte, un crescere esprimendosi ma specialmente ascoltando, verrebbero a mancare.

Il tutto suona piuttosto astratto e surreale, ma così sarebbe se nessuno esprimesse ciò che pensa. Si crescerebbe solo con le proprie idee, non esisterebbero maturazione e confronto con l’altro e diventeremmo insomma robot pieni di idee ma muti. E a cosa servono le idee se non possono essere condivise?

Insomma, tutto questo per dire che, forse, pensando a come il mondo sarebbe senza libertà d’espressione è più facile rendersi conto di quanto essa valga, o meglio, di quanto sia assolutamente fondamentale. —

Vittoria – Posta Dei Lettori

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